Primavera del 2021: a una donna si rompono le acque, sta per partorire il suo primo figlio.
Una volta in ospedale vede sé stessa proiettata fuori dal corpo e accanto a lei un’anziana signora.
Improvvisamente la storia fa un salto temporale fino all’autunno del 2006 dove una ragazza di nome Cecilia è ricoverata nello stesso ospedale per un episodio di schizofrenia che le ha fatto perdere il senso del tempo, dello spazio e la memoria. Trascorre le sue giornate a passeggiare tra i corridoi, accompagnata dalle sue balie, gli infermieri e i medici del reparto, e un giorno, andando a vedere un affresco nei pressi del reparto maternità. incontra Ninfa.
Ma chi è Ninfa? Cosa ci fa lì? Cecilia davvero non lo sa, ma la ascolta e questa donna sa davvero molte cose su di lei al punto tale che la ragazza, che ha solo ventuno anni, si fa guidare come da un messaggero.
La musica presente in tutta la storia dà la giusta carica alla protagonista e lei si fa accompagnare nel suo percorso di guarigione fatto di vita e non solo di compresse colorate alla fine del giorno.
Anche le foglie troveranno il coraggio di distaccarsi dal ramo e finalmente Cecilia vedrà la via da seguire tra amori, amicizie e un fratello sempre pronto ad aiutarla.