Questo testo è dedicato a mio zio Sante il quale, dopo aver trascorso i primi anni della sua esistenza senza mai essersi spostato dal luogo in cui era nato, piccola e anonima località agricola del Veneto a confine con il Friuli, se ne allontanò, ancora ragazzino, a causa di eventi che lo privarono degli affetti più cari, portandolo a vivere in luoghi sparsi nei cinque continenti.
Fu prima bracciante e militare in Italia, poi combattente e prigioniero di guerra durante il secondo conflitto mondiale in Europa, in Africa, in Asia e in Australia e, infine, emigrante in Argentina.
Ho trovato date e luoghi degli avvenimenti, vissuti nella sua giovinezza, annotati su pochi fogli di quaderno che zia Elda mi ha permesso di fotocopiare e portare con me in Italia al ritorno da un mio viaggio a Buenos Aires.
Ho scritto questa storia cercando di riannodare i fili della memoria ascoltati dai miei genitori, tanto tempo fa, legati ai primi anni della sua vita, e seguendo la traccia lasciata da mio zio.
Ho cercato di interpretare con fedeltà i suoi sentimenti per fare in modo che parenti, amici, conoscenti e tutti coloro che un giorno leggeranno questo libro possano conoscere la sua innata bontà e generosità verso il prossimo e il grande amore che provava per la sua famiglia e per il Paese in cui era nato e aveva vissuto parte della sua travagliata giovinezza.
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